Imprese femminili: prosegue il trend in flessione
La consistenza delle imprese attive modenesi guidate da donne al 31 marzo 2020 è di 13.881 unità, contro le 14.011 attive alla stessa data dell'anno precedente, con una diminuzione in valore assoluto di 130 imprese, pari al -0,9%, in linea con il calo registrato a livello complessivo tra le imprese attive della provincia, -0,8%. La percentuale di imprese femminili sul totale imprese è pari al 21,6% cioè più di una su cinque.
Lo rivelano i dati diffusi da Infocamere ed elaborati dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena sulle imprese femminili, ovvero quelle in cui la titolare unica o la maggioranza dei soci è rappresentata da donne imprenditrici.
Si accentua dunque il trend in flessione già accusato nei trimestri precedenti, determinato soprattutto dalla netta diminuzione di nuove iscrizioni nei primi tre mesi dell'anno: -20,2%, decremento che risulta anche più forte di quello già pesante riscontrato nel totale iscrizioni di nuove imprese in provincia: -17,1%.
La distribuzione settoriale delle imprese femminili modenesi vede una concentrazione nel commercio con il 23,7% di imprese, seguito dai servizi alle imprese (22,4%) e dall'agricoltura (14,2%). All'interno dell'industria manifatturiera i comparti con più imprese femminili sono il tessile abbigliamento (49,5% del totale manifattura), l'alimentare (10,7%) e la produzione di prodotti in metallo (9,8%).
Riguardo all'andamento dei diversi settori dal 31 marzo 2019 alla stessa data del 2020, presentano un decremento di base imprenditoriale il commercio (-3,5%), l'agricoltura (-2,7%), l'industria manifatturiera (-2,2%), mentre aumentano i servizi alle persone (+0,6%), i servizi alle imprese (+1,2%) e l'alloggio e ristorazione (+1,4%). Buono anche l'andamento delle costruzioni (+2,7%).
Per quanto riguarda la suddivisione per forma giuridica, si evidenzia che tra le aziende femminili sono in netta maggioranza le imprese individuali (62,8%). Le società di capitali sono il 21,7% del totale mentre le società di persone rimangono al 14% del totale. Le "altre forme" rappresentano una quota dell'1,5%.
Nell'ultimo anno (da marzo 2019 a marzo 2020) prosegue il trend di aumento delle forme più strutturate d'impresa ovvero le società di capitali (+2,6%), mentre permangono in flessione le imprese individuali (-1,3%) e ancor di più le società di persone (-4,5%).