Imprese femminili in lieve calo nel terzo trimestre 2022

Perdono imprese il tessile abbigliamento e l'agricoltura, mentre prospera l'edilizia

Sono stati diffusi da Infocamere i dati relativi all'imprenditorialità femminile nel terzo trimestre del 2022. Secondo l'elaborazione del Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena, calano leggermente le imprese femminili attive, cioè quelle con maggioranza dei soci costituita da donne. Al 30 settembre 2022 ammontano a 14.057, 13 in meno rispetto al 30 giugno e in calo dello 0,1%.

Il confronto con l'anno precedente (30 settembre 2021) vede 35 imprese in meno, con una variazione tendenziale pari al -0,2%. Nonostante queste piccole variazioni rimane costante la percentuale di imprese femminili sul totale delle imprese modenesi pari al 21,8%, superiore alla media regionale (21,3%).

Sempre su base annua, vi sono settori con cali vistosi di imprese come l'agricoltura (-3,0%) e le industrie manifatturiere (-2,3%) e altri con diminuzioni più modeste come il commercio (-1,5%) e l'alloggio e ristorazione (-1,3%). D'altro canto crescono sensibilmente le imprese delle costruzioni (+3,7%), settore non caratteristico delle imprese femminili ma che beneficia dei bonus elargiti dallo stato. Buono anche l'andamento dei servizi alle imprese (+2,6%) e dei servizi alle persone (+1,2%).

Queste variazioni che si verificano da diversi trimestri hanno leggermente cambiato la distribuzione delle aziende femminili per settori merceologici: salgono al primo posto i "servizi alle imprese" (23,6% del totale), seguiti dal commercio (23,5%) che scende in seconda posizione, cresce anche la porzione dei servizi alle persone (14,4%), mentre perdono quota l'agricoltura (13,3%) e l'industria manifatturiera (11,7%). Nonostante le cospicue crescite degli ultimi trimestri rimane comunque bassa la porzione delle costruzioni (4,4%).

All'interno dell'industria manifatturiera rimangono sostanzialmente tre i settori in cui sono concentrate le imprese guidate da donne: il tessile abbigliamento (49,5%), l'industria alimentare (11,3%) e la fabbricazione di prodotti in metallo (10,5%), tuttavia il tessile abbigliamento perde imprese già da parecchi anni e conferma questo trend con un -4,6%. Rimane stabile l'industria alimentare, mentre i prodotti in metallo guadagnano il 3,0% di imprese in più.

L'andamento delle imprese femminili per forma giuridica segue lo stesso trend delle imprese totali: crescono ormai da anni le società di capitali (+2,4%) arrivando ad una quota pari al 23,4% del totale, sono in crescita anche le ‘altre forme societarie' (+2,3%), mentre perdono imprese attive le società di persone (-2,9%) e le ditte individuali (-0,7%) che rimangono tuttavia al primo posto per quota di imprese attive (62,3% del totale).