Demografia imprenditoriale: in positivo il saldo iscritte-cessate
Il Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena ha elaborato i dati Infocamere sulla natimortalità imprenditoriale: ne deriva un quadro complesso, dove il flusso di imprese iscritte e cessate conferma un saldo positivo, mentre diviene consistente l'attività amministrativa del Registro Imprese finalizzata alla cancellazione d'ufficio delle imprese non più attive.
Nel secondo trimestre del 2023 risultano 918 nuove imprese iscritte, in diminuzione del 13,8% rispetto al secondo trimestre del 2022, mentre le imprese cessate non d'ufficio sono 653, in aumento tendenziale del +5,2%. Il saldo rimane positivo, pari +265 imprese, e porta ad un tasso di sviluppo del +0,37%, inferiore sia al dato regionale (+0,46%), che a quello nazionale (+0,47%).
L'analisi risulta differente prendendo in considerazione le cessazioni totali di impresa: infatti con 782 cancellazioni d'ufficio ammontano a 1.435 le imprese cessate totali, portando le imprese registrate a 70.989 al 30 giugno, in diminuzione di 515 imprese rispetto a marzo (-0,7%) e con una variazione tendenziale del -1,3%, pari a 953 imprese in meno rispetto a giugno 2022. La perdita di imprese registrate è più accentuata in regione (-1,7%), mentre risulta inferiore a livello nazionale (-1,2%).
Le imprese registrate giovanili continuano la ripresa (+0,7%), mentre rallentano le imprese straniere che sono pressoché stabili (+0,1%). In netto calo le imprese femminili (-1,3%) e ancor di più quelle artigiane (-2,3%).
Le imprese attive (cioè quelle che effettivamente hanno dichiarato l'inizio attività) risultano 63.399 al 30 giugno, in calo dell'1,8% rispetto a giugno 2022, pari a 1.174 imprese in meno. Le uniche forme giuridiche con un incremento tendenziale risultano le società di capitali (+0,5%), mentre si verificano diminuzioni sensibili per le imprese individuali (-2,9%), le società di persone (-2,6%) e le "altre forme giuridiche" (-2,1%).
Le imprese attive per macrosettori economici sono tutte in discesa: le attività manifatturiere calano del 4,1% rispetto a giugno 2022, seguite dall'agricoltura (-3,2%), dall'edilizia (-1,3%) e dai servizi (-1,2%).
Soltanto due settori vedono aumentare il numero delle imprese attive all'interno dell'industria manifatturiera: l'industria chimica e farmaceutica (+1,0%) e la "riparazione e manutenzione" (+0,7%). Tutti gli altri settori perdono attività produttive, anche in modo sensibile, come la ceramica (-8,7%), il tessile abbigliamento (-8,5%) e la "fabbricazione di carta e prodotti di carta" (-7,5%). In diminuzione anche le altre produzioni tipiche modenesi come la "fabbricazione di mezzi di trasporto" (-4,9%), l'industria alimentare (-3,5%), e l'industria metalmeccanica (-2,9%).
L'andamento dei servizi risulta più eterogeneo, accanto a diminuzioni di imprese vi sono settori in crescita come la "sanità e assistenza sociale" (+2,8%), l'istruzione privata (+2,5%) e le "attività finanziarie e assicurative" (+2,4%). Perdono invece terreno il commercio (-3,1%), il trasporto e magazzinaggio (-3,0%), l'alloggio e ristorazione (-1,9%) e i servizi di informazione e comunicazione (-1,1%).