Anche le imprese femminili modenesi risentono della crisi
Infocamere ha diffuso i dati sulle imprese guidate in maggioranza da donne, cioè le aziende in cui la maggioranza dei soci è rappresentata da imprenditrici. In provincia di Modena al 31/12/2020 risultano 13.911 imprese attive femminili, in calo dello 0,5% rispetto a settembre, pari a 74 imprese in meno.
La decrescita registrata nel 2020 si è concentrata soprattutto nell'ultimo trimestre dell'anno, infatti la diminuzione totale annua ammonta a 96 imprese pari ad una riduzione tendenziale dello 0,7%.
Data la flessione analoga delle imprese totali modenesi, il rapporto fra imprese femminili e imprese totali rimane costante, pari al 21,7%, cioè più di un quinto di imprese provinciali è guidato da donne. La media regionale è leggermente inferiore (21,2%), con un massimo nella provincia di Ferrara (23,1%) ed un minimo a Reggio Emilia (19,0%). In termini assoluti la provincia di Bologna registra il maggior numero di imprese femminili con una quota pari al 21,3% del totale regionale, Modena risulta seconda con il 16,5%.
Gli effetti della crisi pandemica non hanno risparmiato alcuni settori in cui operano le imprese attive femminili: la maggior diminuzione si è verificata nell'industria manifatturiera (-2,7%), seguita dall'agricoltura (-2,5%), dal commercio (-1,9%) e dai servizi alle persone (-1,1%), mentre sono in controtendenza le costruzioni (+2,2%), i servizi alle imprese (+2,0%) e l'alloggio e ristorazione (+0,9%). Si precisa che gli incrementi di quest'ultimo settore, maggiormente provato dalla pandemia, si sono verificati a inizio anno, mentre nell'ultimo trimestre ha perso l'1,0% della consistenza.
Nonostante queste variazioni sensibili, non è molto cambiata la distribuzione per settori delle imprese femminili, che vede sempre al primo posto il commercio (23,7%), seguito dai servizi alle imprese (22,6%) e dai servizi alle persone (14,2%), che supera così l'agricoltura (14,1%). All'interno dell'industria manifatturiera il tessile abbigliamento rimane il comparto principale (50,8%), pur perdendo il 4,2% delle imprese; importanti anche le industrie alimentari (+0,6%) e la produzione di prodotti in metallo, in netta espansione (+6,3%).
Infine la composizione per forme giuridiche delle imprese femminili continua ad essere un po' differente dal totale imprese modenesi anche se l'andamento è analogo: le donne prediligono le imprese individuali (62,9% del totale) in calo dell'1,1%, seguite dalle società di capitali (22,1%) in continua crescita (+3,2%), mentre le società di persone (13,5%) sono in costante calo (-4,9%). Rimangono residuali le ‘altre forme' (1,5% del totale).