Industria manifatturiera modenese: nel quarto trimestre 2012 si attenua la dinamica recessiva
E' questo, in estrema sintesi, il quadro emerso nel quarto trimestre del 2012 dall'indagine congiunturale svolta dalla Camera di Commercio di Modena, in collaborazione con Cna e Confindustria provinciali, su un campione statisticamente rappresentativo di imprese del settore manifatturiero.
Entrando nel dettaglio, la produzione industriale ha registrato un calo in volume pari al -4,7% rispetto al medesimo trimestre del 2011. Le variazioni tendenziali dei trimestri precedenti si ricorda erano state del -9,6% nel secondo e del -7,5% nel terzo: si nota quindi una tendenza all'attenuazione della dinamica negativa.
Se si considera la variazione della produzione rispetto al trimestre precedente, ovvero il terzo del 2012 si evidenzia addirittura un aumento del +4,5%. Tutte queste evidenze lasciano uno spiraglio di speranza per una possibile inversione di tendenza nel 2013, nutrita anche dai positivi risultati degli ordini provenienti dai mercati internazionali che hanno mostrato un aumento tendenziale del +9,7%. La quota percentuale di fatturato proveniente dall'export delle aziende intervistate si è attestata sul 38,6%.
Gli ordini dal mercato interno si mantengono in negativo, -5,9% sempre a livello tendenziale, ma anche in questo caso si registra un miglioramento della dinamica recessiva rispetto ai due trimestri precedenti. Stesso trend per il fatturato, che mostra nel quarto trimestre 2012 un calo del -3,5%.
Il sondaggio prende in esame anche le prospettive per il trimestre successivo, in questo caso il periodo gennaio-marzo 2013, per il quale circa il 70% delle aziende ha dichiarato di prevedere stazionarietà di produzione, il 25% si attende un calo e il restante 5% un aumento. Per quanto riguarda gli ordini dall'interno, circa la metà delle imprese ha prospettato stabilità e le restanti una flessione. Nel caso degli ordini dall'estero, invece, superano il 60% le imprese che non prevedono variazioni mentre il 30% ha indicato diminuzioni.
A consuntivo il bilancio dell'intero anno 2012 per l'industria manifatturiera modenese si è chiuso in negativo dopo due anni di crescita. La produzione ha registrato volumi in calo del -5,6%, mentre il fatturato è diminuito del -3,3%. La quota di fatturato realizzata sui mercati internazionali è aumentata di 6 punti percentuali raggiungendo il 37,9%.
Gli ordini interni hanno evidenziato una battuta di arresto segnando un -6,9%, mentre quelli esteri hanno mantenuto un trend espansivo (+3,5%) anche se meno brillante rispetto ai due anni precedenti.
A livello settoriale, l'anno si è chiuso in negativo per quasi tutti i settori industriali eccezion fatta per l'abbigliamento che aveva mostrato un trend particolarmente vivace nella prima metà dell'anno per poi entrare in una fase di regresso nel secondo semestre.
Un settore che invece ha evidenziato una ripresa negli ultimi mesi del 2012 è la maglieria, che presenta nel quarto trimestre indicatori in positivo sia per produzione, fatturato, ordini interni ed esteri.
Buona chiusura d'anno anche per il comparto macchine e apparecchiature elettroniche, che pur soffrendo di un forte calo della domanda interna è riuscito a compensare con un consistente aumento degli ordini dall'estero.
In ripresa negli ultimi tre mesi del 2012 è apparso anche il settore biomedicale, gravemente colpito dal sisma di maggio. La domanda dall'estero è in crescita e la forte apertura ai mercati internazionali che caratterizza le imprese del comprensorio (60% la quota di fatturato esportata) ha consentito loro di cogliere questa opportunità.
Più complessa, invece, continua a essere la situazione del settore ceramico, penalizzato dalla perdurante stagnazione dell'edilizia nel nostro Paese. La domanda estera è l'unico indicatore che nel quarto trimestre 2012 ha segnato una positiva inversione di tendenza, che lascia ben sperare per il futuro.
L'industria alimentare, più legata invece alla domanda interna, continua a mostrare nell'ultimo trimestre dell'anno un andamento incerto con flessioni di produzione e ordini dal mercato domestico.
Stesse considerazioni si applicano al settore dei prodotti in metallo, mentre quello delle macchine e apparecchi meccanici, essendo in gran parte orientato ai mercati mondiali, è ancora in sofferenza ma può cogliere le opportunità offerte dalla crescita degli ordini esteri.
L'ultimo comparto esaminato, quello dei mezzi di trasporto, evidenzia un appiattimento della dinamica produttiva, con flessioni negli ordini interni e aumento di quelli esteri.
Dal quadro complessivo emerge ancora una volta l'importanza dell'internazionalizzazione per il nostro sistema produttivo, che deve ricercare nella domanda mondiale le opportunità per risollevarsi. I dati raccolti evidenziano che i settori maggiormente orientati all'estero sono quelli che meno risentono della crisi attuale.