Congiuntura economica modenese: un semestre in chiaroscuro
I dati congiunturali del primo semestre 2023 evidenziano per la provincia di Modena una situazione complessa e differenziata nei diversi comparti.
In particolare nel manifatturiero, metalmeccanica e biomedicale continuano a trainare la crescita ma gli altri settori presentano dinamiche non univoche.
Anche l'edilizia che negli ultimi due anni aveva registrato un trend particolarmente accentuato, ha mostrato un rallentamento dello sviluppo.
Nel terziario restano in positivo anche se in misura meno accentuata tutti i comparti, in particolare l'alloggio e ristorazione e i servizi alle persone.
Questi i primi risultati dell'indagine campionaria sull'andamento economico del semestre gennaio-giugno 2023, realizzata dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio, in collaborazione con le associazioni imprenditoriali Confindustria Emilia, CNA Modena, Legacoop Estense, Ascom Confcommercio e FAM Modena.
Industria manifatturiera
Le imprese manifatturiere della provincia di Modena hanno indicato nel primo semestre 2023 un incremento di produzione pari a +2,6% rispetto al primo semestre dello scorso anno, del tutto in linea con il trend manifestato nel 2022, dopo l'anno boom del 2021.
Il fatturato ha mostrato un aumento del +0,9%. Il tempo medio di incasso delle fatture attive è di poco inferiore a tre mesi.
Ancora una volta un segnale positivo è la tenuta dell'occupazione: +1,4% nel semestre.
Gli ordini dal mercato interno diminuiscono del -4,8% e quelli dai mercati esteri del -16,1%. La quota di fatturato derivante dalle esportazioni è stabile sul 40%.
Oltre la metà degli intervistati (56%) ha indicato stabilità per la produzione nel secondo semestre dell'anno. Crescono invece dal 13% al 22% le imprese che prevedono una contrazione e diminuiscono dal 29% al 22% le imprese che prospettano un incremento.
Circa l'occupazione, cala al 14% la quota di imprese che ha in programma l'ingresso di nuovo personale, mentre per il 76% l'organico resterà invariato.
Resta stabile sul 19% la quota di imprese intervistate che prevede di effettuare nuovi investimenti.
Entrando nel dettaglio dell'andamento dei diversi settori, si evidenzia una congiuntura positiva nel metalmeccanico (+4,6% l'incremento tendenziale di produzione), trainato dalla crescita delle auto sportive e del relativo indotto.
Prosegue l'espansione produttiva anche nel biomedicale (+8,2%).
In contrazione appare invece la produzione dell'industria alimentare (-1,6%) e della maglieria (-2,6%) mentre l'abbigliamento mantiene un trend favorevole (+2,4%).
La ceramica, che nel 2022 aveva presentato un crollo produttivo nell'ordine dell'11%, pare essersi stabilizzata (-0,7%).
Costruzioni edili
Il trend particolarmente sostenuto avviato nel 2020 grazie ai bonus fiscali si sta progressivamente affievolendo. I dati del primo semestre 2023 per il settore edile indicano un incremento produttivo del +2,5% e un calo di fatturato del -3,9%. Anche la raccolta ordini presenta una flessione (-2,9%).
Le prospettive formulate dalle imprese per il prossimo semestre confermano la tendenza alla contrazione della dinamica per tutti gli indicatori considerati.
Terziario
Prosegue nel primo semestre 2023 il trend positivo del settore, anche se meno intenso. Si confermano più dinamici i comparti alloggio e ristorazione e i servizi alle persone che mostrano rispettivamente incrementi di fatturato del +8,2% e +5,6%.
Il commercio al minuto, dopo la flessione delle vendite registrata nel semestre precedente, evidenzia una ripresa: +3,9% la variazione tendenziale del fatturato nel periodo gennaio-giugno 2023.
Stabile sui livelli dello scorso anno rimane invece il commercio all'ingrosso (+0,3%). I servizi alle imprese, infine, mostrano un aumento di fatturato del +2,4%.
Le previsioni a breve indicano per metà del campione una situazione di stazionarietà. Il 30% delle imprese prevede un aumento di fatturato mentre il restante 20% un calo.
L'occupazione sarà stabile per il 70% degli intervistati e in aumento per il 20%.