Congiuntura: crescono edilizia e terziario nel II semestre 2023

Si inverte invece la tendenza nel manifatturiero, con contrazioni della produzione nei settori maglieria, ceramica e metalmeccanica

Nel semestre luglio-dicembre 2023 in provincia di Modena è proseguito il trend espansivo in atto nel terziario, con differenze nei diversi comparti. Cresce ancora il settore edile mentre emerge una flessione nel manifatturiero.

Questi in sintesi i risultati emersi al termine dell'indagine congiunturale, realizzata dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio su un campione di imprese modenesi, in collaborazione con le associazioni imprenditoriali Confindustria Emilia, CNA Modena, Legacoop Estense, Ascom Confcommercio e FAM Modena.

Industria manifatturiera

Il settore manifatturiero, dopo l'exploit registrato nel 2021, ha visto progressivamente ridursi la spinta all'espansione fino ad arrivare al risultato negativo del secondo semestre 2023: -6,6% la variazione della produzione rispetto allo stesso semestre dell'anno precedente. Anche il fatturato ha confermato il trend in calo (-6,5%).

L'andamento degli ordini lascia supporre una prosecuzione di questa tendenza (-7,8% gli ordini totali), che riguarda sia il mercato interno sia quelli esteri. La quota percentuale di fatturato realizzata sui mercati internazionali resta elevata (44%) ed espone le imprese della nostra provincia agli elevati rischi geopolitici in atto.

La contrazione produttiva potrebbe iniziare a incidere anche sull'occupazione: la variazione degli addetti delle imprese intervistate nel semestre è stata del -0,4%.

Uno sguardo ai comparti di attività evidenzia andamenti differenziati: prosegue infatti il trend positivo per l'alimentare, l'abbigliamento, le macchine e apparecchiature elettriche e elettroniche. Il biomedicale resta stazionario mentre tutti gli altri comparti presentano dei cali produttivi: maglieria, ceramica, lavorazioni meccaniche, macchine e apparecchi meccanici e mezzi di trasporto.

Riguardo alle prospettive a breve, la metà degli intervistati ha indicato stabilità per produzione, fatturato e ordini. Più di un quarto di essi prevede un incremento e la quota residuale indica un calo.

Circa l'occupazione, si attesta sul 16% la quota di imprese che ha in programma l'ingresso di nuovo personale, mentre per il 76% l'organico resterà invariato.
Il 18% delle imprese intervistate ha previsto di effettuare nuovi investimenti.

Costruzioni edili

L'edilizia resta in positivo: il 2023 si chiude con un incremento produttivo del +7,3% nel secondo semestre e una crescita a due cifre del fatturato (+20,1%), in ripresa dopo la caduta del semestre precedente. La raccolta ordini è aumentata del +5,6% mentre l'occupazione segna solo un +0,9%. Le previsioni formulate dalle imprese sono prudenziali e convergono sulla stazionarietà.

Terziario

Prosegue la congiuntura positiva del terziario nella seconda metà dell'anno (+6,3% il fatturato), anche se con luci e ombre nei diversi comparti di attività.

Particolarmente dinamiche sono risultate le imprese di alloggio e ristorazione, trascinate anche dai buoni risultati del flusso turistico in provincia: +12,9% la variazione delle vendite nel secondo semestre 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022.

Cresce anche il fatturato del settore servizi alle imprese, anche se in misura inferiore: +6,2%.

Note dolenti per i servizi alle persone e il commercio all'ingrosso, con flessioni rispettivamente del -3% e -1,8%. Praticamente stabile resta il commercio al dettaglio: -0,6%.

Le aspettative delle imprese nella media del terziario sono per il 58% orientate alla stabilità e per il 24% all'incremento.

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pubblicato il 08/02/2024 ultima modifica 08/02/2024