Congiuntura: ancora positivo il primo trimestre 2022
Unioncamere Emilia-Romagna ha divulgato i risultati dell'indagine congiunturale relativa al primo trimestre del 2022. Nonostante l'incremento dei prezzi delle materie prime e dei prodotti energetici iniziato già negli ultimi mesi del 2021 e l'inizio a fine febbraio della guerra in Ucraina, le imprese industriali mostrano un ottimo andamento nel primo trimestre del 2022.
Per quanto riguarda i dati della provincia di Modena, il confronto con il trimestre precedente per andamento della produzione vede ben il 47% delle imprese industriali che indicano un aumento; tale quota si abbassa leggermente per le imprese artigiane (40%).
Risulta ancor più positivo il confronto con l'anno precedente: le imprese industriali modenesi che registrano un incremento di produzione sono più della metà (52%), con un aumento complessivo di produzione pari al +7,7%. Le imprese artigiane che dichiarano incrementi di produzione costituiscono una quota inferiore (46%), ma risulta superiore l'incremento totale di produzione (+8,0%). L'andamento regionale è in linea con quello modenese (+8,0%), con una quota di imprese in espansione pari al 53%.
Anche l'andamento del fatturato totale è molto positivo: il 59% delle imprese industriali modenesi dichiara un incremento rispetto all'anno precedente, tuttavia tale percentuale scende al 49% per le imprese artigiane modenesi, mentre risulta più positivo per il totale regionale (61%). A causa dell'incremento dei prezzi il fatturato cresce in misura maggiore della produzione, con l'incremento tendenziale pari al 12,1% nell'industria e al 10,6% nelle imprese artigiane.
Molto performante anche il fatturato estero; nell'andamento di questa variabile emerge tuttavia una forte differenza fra il totale imprese industriali e quelle artigiane: tra le prime più della metà dichiara un incremento e la crescita annua risulta del 10,0%, mentre tra le seconde solamente un quarto di esse dichiara una crescita e la variazione tendenziale risulta molto inferiore (+1,5%).
Gli ordinativi seguono lo stesso andamento del fatturato: sono molto dinamici gli ordinativi totali, più della metà delle imprese, sia totali che artigiane, ne dichiara un incremento, con una variazione tendenziale pari all'8,6% nelle imprese totali e al 9,8% in quelle artigiane.
Negli ordinativi provenienti dal mercato estero si ripropone il divario tra il totale delle imprese e quelle artigiane: le imprese totali sono in forte aumento (+11,2%), mentre per quelle artigiane la variazione tendenziale rimane al 5,1% e tra di esse la maggioranza dichiara stabilità di ordinativi (61%).
Con questo portafoglio di ordini le imprese modenesi possono contare su quasi tredici settimane di produzione (12,8), mentre quelle regionali su 13,4 settimane. Più bassa l'aspettativa per le imprese artigiane modenesi che possono contare solamente su 7,2 settimane di lavoro assicurato. Buono anche il grado di utilizzo degli impianti: 80,5% nelle imprese totali e 73,8% in quelle artigiane.
Le previsioni per il trimestre successivo risentono maggiormente dei problemi causati dalla guerra e pertanto risultano più pessimistiche: solamente il 37% delle imprese industriali prevede un incremento di produzione, quota che scende al 24% nelle imprese artigiane; per l'andamento del fatturato si prevedono gli stessi valori, mentre andrà peggio per gli ordinativi totali: la quota delle imprese che ne prevedono un aumento scende al 28% nelle imprese totali e al 16% in quelle artigiane. Solamente gli ordinativi dall'estero continuano a mantere un trend favorevole: la maggioranza delle imprese pensa che aumenteranno.