1^ trimestre 2012: stabile la produzione, traina il mercato estero

L'indagine congiunturale della Camera di Commercio registra una produzione sugli stessi livelli dello scorso anno. Si indebolisce la domanda interna, ma rimane un positivo apporto dai mercati esteri.

E' questo, in estrema sintesi, il quadro emerso nel primo trimestre del 2012 dalle elaborazioni dei dati raccolti nel corso dell'indagine congiunturale svolta dalla Camera di Commercio, con la collaborazione di Cna e Confindustria provinciali, su un campione di oltre 360 imprese manifatturiere.
Il contesto, già vicino alla stagnazione, sarà purtroppo aggravato nella prossima rilevazione, a causa dei recenti tragici avvenimenti che hanno messo in ginocchio l'intera economia dell'area nord della nostra provincia, causando, oltre al gravissimo dramma umano e sociale, il forzato stop di una vasta porzione di tessuto produttivo.

Entrando nel dettaglio dei risultati del primo trimestre 2012, si evince una produzione industriale in quantità che è rimasta praticamente invariata rispetto ai primi tre mesi del 2011; il fatturato invece ha mostrato una variazione tendenziale del +1,6%, evidenziando un trend in netta flessione rispetto ai trimestri precedenti. La quota di fatturato esportata è stabile su un valore prossimo al 32%. La domanda interna da metà dell'anno scorso si sta progressivamente deteriorando: la variazione tendenziale degli ordini nel primo trimestre è del -3,4%. Rimane positivo invece il trend degli ordini dai mercati esteri, +4,5%, confermando il vantaggio competitivo per le imprese esportatrici. Nel trimestre esaminato il 60% degli intervistati giudica normale il livello delle scorte di magazzino, il 34% lo giudica invece basso. Per quanto riguarda l'occupazione si registra un leggero aumento degli addetti presenti alla fine del trimestre.


LE PROSPETTIVE DELLE AZIENDE

L'indagine congiunturale analizza anche dati qualitativi relativi alle previsioni espresse dalle imprese per i successivi tre mesi (aprile-giugno 2012); le prospettive sulla produzione sono improntate alla stazionarietà per il 65% delle imprese e verso una diminuzione per il 26%. Soltanto il 9% di coloro che hanno risposto al sondaggio ha prospettato un aumento di produzione.
Per quanto concerne l'occupazione, gli imprenditori intervistati hanno evidenziato stabilità nell'84% dei casi; il 13% delle imprese ha previsto addirittura un calo e solo un 3% ha dichiarato un aumento.


L'ANDAMENTO SETTORIALE

Industria alimentare: dopo i positivi risultati registrati nel 2010 e nella prima metà del 2011, la situazione sta progressivamente peggiorando, fino a mostrare nel primo trimestre 2012 un calo del -1,9% per la produzione e del -1% per il fatturato (rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente). La domanda rimane debole: +1,6% gli ordini interni e +1,5% gli ordini esteri. La quota di fatturato esportata è piuttosto bassa 12,3%. Il settore ha ancora ampi margini di miglioramento e potrebbe cogliere opportunità nei mercati esteri, vista anche la grande reputazione delle eccellenze agroalimentari della nostra provincia nel mondo.

Industria tessile e maglieria: nel primo trimestre 2012 si conferma il trend negativo registrato già a fine anno con un calo della produzione del -9,1% e del fatturato del -3,9%. Anche in questo caso il settore è penalizzato dal forte orientamento al mercato interno (soltanto l'8% delle merci è destinato all'estero). Gli ordini interni flettono del -10,6%, quelli esteri del -2,7% sempre a livello tendenziale.

Industria dell'abbigliamento: in positiva controtendenza appaiono le confezioni, settore nel quale operano case di moda con propri brand affermati anche a livello internazionale; questa caratteristica conferisce al settore una marcia in più dal momento che i marchi di alta gamma mostrano tipicamente un andamento anticiclico. Le imprese intervistate hanno riportato un incremento di produzione del 22,4%, e di fatturato del 14%. Anche in questo caso è il mercato domestico a soffrire maggiormente, -5,2% gli ordini interni, contro un +6,8% per quelli esteri.

Settore ceramico: il trend del comparto sta peggiorando, nel primo trimestre le variazioni tendenziali per produzione e fatturato si attestano rispettivamente sul -10,8% e -2%. Il distretto esporta quasi metà della produzione e gli ordini provenienti dall'estero sono aumentati a livello tendenziale del +4,4%, mentre quelli dall'Italia sono stazionari (+0,6%), a causa della forte crisi del settore delle costruzioni.

Settore biomedicale: prima dello stop forzato a causa dei disastrosi eventi sismici il comprensorio mirandolese era tra i settori modenesi che mostravano un andamento migliore, avendo riportato discreti incrementi tendenziali di produzione (+5,6%) e fatturato (+12,2%) nei primi tre mesi dell'anno. Gli ordini interni evidenziavano un aumento del +4,7%; quelli esteri erano ancora più dinamici: +8,5%, dato importante considerando che il comparto esporta una quota superiore alla metà delle proprie vendite. Un rapido ripristino della capacità produttiva è oltremodo necessario per consentire il mantenimento delle commesse.

Settore meccanico: l'indagine analizza i diversi comparti evidenziando: per le lavorazioni meccaniche un andamento positivo (produzione +4,7%, fatturato +3,8%) con un livello di ordini appiattito sui valori dello stesso trimestre dello scorso anno; per i produttori di macchine e apparecchi meccanici una crescita della produzione (+6%) e del fatturato (+5,7%), ma una flessione gli ordini interni (-8,7%), compensata in parte dall'aumento di quelli esteri (+3,9%); per il comparto apparecchiature elettriche e elettroniche si registra un leggero aumento sia per la produzione sia per il fatturato (+1,5% e +1,6%), mentre gli ordini interni sono rimasti pressoché invariati (+0,5%) e quelli esteri hanno riportato un discreto incremento (+7,2%).

Settore mezzi di trasporto: la produzione ha mostrato un leggero aumento tendenziale (+1,3%) nonostante il fatturato sia diminuito di 3,5 punti percentuali. Gli ordinativi, indicatore che anticipa la tendenza futura, mostrano calo del mercato interno (-11,8%) ed un buon incremento per quello estero (+15,9%), dato che lascia ben sperare considerato che le aziende del comparto esportano in media quasi la metà della loro produzione.



Nel complesso i dati del primo trimestre 2012 confermano il progressivo deterioramento dei principali indicatori dell'economia manifatturiera modenese rispetto a quanto registrato nei trimestri precedenti: la produzione pare essersi fermata, la dinamica del fatturato si è ridotta ad un livello minimo, si è aggravata la situazione della domanda interna; l'unico dato positivo appare sul fronte estero, dove si riscontrano segnali di tenuta. Ancora una volta insomma a trainare l'industria sono le esportazioni.

"In questo scenario di debolezza si è purtroppo innestato il dramma che stiamo vivendo – sottolinea il presidente della Camera di Commercio Maurizio Torreggiani – che sta mettendo a dura prova i cittadini e gli imprenditori delle aree colpite. Visitando quei territori ho constatato direttamente la dignità e la tenacia che li contraddistinguono, assieme alla voglia di ripartire e di ritornare a vivere e a lavorare. La grande solidarietà e le iniziative messe in campo lasciano sperare che ciò possa avvenire al più presto".

1^ trimestre 2012: stabile la produzione, traina il mercato estero - Tabelle dati