Marzaglia, presentato lo studio sulla piattaforma logistica
Lo studio, commissionato da TIE Srl all'Istituto per lo studio dei trasporti nell'integrazione economica europea di Trieste, è stato presentato questa mattina in Camera di Commercio.
Il presidente della Camera di Commercio di Modena Maurizio Torreggiani e il presidente di Trasporti Intermodali Emilia Pietro Ferrari hanno presentato questa mattina, presso la sede dell'ente di via Ganaceto, il rapporto sulla piattaforma logistica di Marzaglia.
Il rapporto consiste in uno studio dettagliato che Trasporti Intermodali Emilia (TIE), la società che si occuperà di sviluppare e organizzare l'area dello scalo merci di Marzaglia, ha commissionato all'Istituto per lo studio dei trasporti nell'integrazione economica europea di Trieste.
L'area di Marzaglia, intesa come la zona adibita alla costruzione dei primi magazzini per lo stoccaggio delle merci, si sviluppa su una superficie di circa 350 mila metri quadrati e potrà contare, almeno nelle fasi iniziali, su 120 milioni di euro di investimenti privati.
"Per potenziali mercati di sbocco e volumi di investimenti", ha sottolineato Pietro Ferrari, "ci troviamo di fronte a un'opera che rivoluziona l'assetto logistico dell'area compresa tra Modena e Reggio Emilia e che ha tutte le carte in regola per attrarre nuovi soggetti economici anche fuori regione".
Entro il 2012 i treni cominceranno ad affluire nell'area dello scalo di Marzaglia con una capacità di movimentazione merci pari a circa 3 milioni di tonnellate all'anno. Fin qui, dicono gli esperti, nessun congestionamento per le infrastrutture esistenti. "Non appena però si dovessero superare i 3 milioni di tonnellate", ha ricordato Ferrari, "diventa opportuna l'entrata in funzione almeno di una bretellina di collegamento tra l'area dello scalo e la tangenziale ovest di Modena. In uno scenario che preveda invece una movimentazione di merci ancora superiore, diventa essenziale la piena funzionalità dell'intero collegamento A22- Sassuolo".
I principali indicatori socio-economici rivelano che sia Modena sia Reggio Emilia si collocano fra le province economicamente più influenti della regione Emilia-Romagna. L"area vasta" rappresenta nel suo complesso circa un terzo dell'economia regionale. "Se consideriamo le esportazioni prima delle crisi", ha aggiunto Ferrari, "questi due territori hanno messo insieme il 41 per cento di tutte le esportazioni emiliano-romagnole".
"La logistica", ha commentato Maurizio Torreggiani, "arriva a incidere sul costo di un manufatto per circa il 30 per cento. Con Marzaglia proviamo a metterci in competizione con altri territori per offrire alle nostre aziende condizioni migliori e più vantaggiose. Lo studio sulla piattaforma di Marzaglia non indulge all'accademia ma dice in maniera netta e circostanziata che le condizioni di business su quest'area ci sono tutte. Si tratta, a tutti gli effetti, del piano industriale con cui vogliamo attrarre nella nostra compagine societaria nuovi imprenditori e nuovi capitali. In uno dei prossimi consigli di TIE si dovrà valutare se includere nel novero dei soci anche enti pubblici come Comune, Provincia e Regione".
L'area di Marzaglia in sintesi
Marzaglia si estende su una superficie di forma triangolare di circa 497.000 metri quadrati, di cui 124.000 già individuati come area di espropriazione (progetto della bretella di collegamento fra Sassuolo e la tangenziale di Modena).
Il tracciato taglia l'area in due porzioni (parte "nord", lungo la ferrovia, e parte "sud" al di là dei binari) rispettivamente di 140.000 metri quadrati e 233.000 metri quadrati.
L'area nord è definita come area per attrezzature (terminal/logistica). L'area Sud come area mista (con possibilità anche di insediamento di tipo produttivo)
La realizzazione dello scalo ferroviario è prevista in due fasi: la prima con 7 binari arrivo e partenza, 7 binari di manovra, 3 binari carico/scarico intermodale e 4 binari carico/scarico diretto; la seconda con 9 binari arrivo e partenza, 7 binari di manovra, 6 binari carico/scarico intermodale, 4 binari carico/scarico diretto, un binario indipendente verso la "zona industriale nord".